In questa piccola guida vediamo cosa sono e come si usano le bottiglie autogasanti. Si tratta di un prodotto molto venduto e diffuso, grazie anche alla sua facilità d’uso e al prezzo basso e vantaggioso.
Dettagli sulle bottiglie autogasanti
Le bottiglie autogasanti rientrano nella categoria dei gasatori manuali. Si tratta di prodotti che funzionano appunto manualmente, senza l’ausilio di fonti di energia di ogni tipo. Questo vuol dire che non ci sarà bisogno di un attacco, elettrico o idrico, per poter attivare il prodotto. Già tale fattore rappresenta di per sé un vantaggio, specie se dobbiamo usare la bottiglia fuori casa o in luoghi dove non è possibile avere acqua o elettricità. Per esempio è un ottimo prodotto da usare in camper, o in campeggio per esempio. Si trasporta facilmente, anche grazie alla sua struttura compatta e maneggevole – di cui però parleremo di seguito.
Le prestazioni che questo tipo di gasatori offre sono sufficienti per soddisfare il bisogno di acqua di una famiglia poco numerosa. Anche se sono meno efficienti rispetto ai modelli elettrici o attaccati alla rete idrica, questi gasatori sono vantaggiosi per altri aspetti. Per esempio non dovremo sostenere alti costi di gestione per poter usufruire dell’apparecchio. Quindi l’unica spesa che dovremo affrontare è quella iniziale, che non è mai eccessivamente elevata. Dovremo ricordarci di tanto in tanto di comprare le ricariche della bombola, per esser certi di avere sempre a disposizione l’anidride carbonica necessaria per gasare l’acqua.
La struttura
La struttura di un simile prodotto è da considerarsi importante, e bisogna valutarla al meglio prima di scegliere un prodotto piuttosto che un altro. In generale tale componente risulta molto minimale, essenziale. La maggior parte delle bottiglie autogasanti infatti si presenta come una normale bottiglia – in plastica o in vetro. Questo perché la bottiglia stessa è il corpo macchina del prodotto in questo caso. Non ci sono quindi accessori aggiuntivi alla macchina. Però è presente un tappo superiore, che serve a sigillare il contenitore durante l’utilizzo. Ma non solo: questa componente contiene il gas necessario per procedere nella mineralizzazione dell’acqua. Quindi qui troviamo le ricariche di anidride carbonica. Queste possono essere monouso, molto semplici da montare: per i meno esperti è da consigliarsi questo tipo di bottiglia autogasante.
Le bottiglie autogasanti sono poco ingombranti, e quindi si possono riporre facilmente. Sono l’ideale per chi dispone di poco spazio per tenere il prodotto. Tuttavia consideriamo la capienza della bottiglia, per capire quanta acqua possiamo gasare in una sola volta. Tale fattore è importante, soprattutto se dobbiamo gasare grandi quantità d’acqua. Di solito un prodotto medio ha una capacità di circa 1 litro o poco più.
Come si può immaginare questi prodotti sono facili da usare: basta premere una leva che, se azionata, avvia il processo di mineralizzazione dell’acqua. Sono adatti a tutti, anche i più inesperti.
Funzioni aggiuntive
Le bottiglie autogasanti sono prodotti molto semplici, nella struttura e nelle funzioni. Questo significa che non dispone di funzioni integrate particolari. Per esempio non possiamo regolare e personalizzare il livello di gasatura, cosa invece possibile con altre tipologie di gasatori. Non è mai presente un filtro, o un sistema di depurazione dell’acqua. Per cui non possiamo rendere l’acqua pura e priva di calcare e metalli pesanti. Alla luce di quanto detto si consiglia l’acquisto di tale genere di prodotto solo se non si hanno esigenze particolari. In caso contrario forse è meglio proseguire nella ricerca, per acquistare un gasatore più completo e versatile.
Spese di gestione
Infine consideriamo le spese di gestione di questo prodotto. Come abbiamo detto non sono legate ai consumi in bolletta, o ai consumi d’acqua. In questo caso l’unica spesa di gestione che avremo è rappresentata dall’acquisto delle ricariche di anidride carbonica. Possiamo trovarle in bombole, o in pasticche monouso – a seconda del modello che abbiamo scelto. Sono abbastanza reperibili in commercio, e anche a un costo accessibile. Il prezzo esatto dipende dalla grandezza della confezione, e anche dal rivenditore e dal produttore. Con una sola ricarica monouso possiamo preparare circa 1,3 litri di acqua frizzante – ossia quella contenuta in una bottiglia normale. Spesso troviamo queste cartucce in confezioni da 10 pezzi: in un mese quindi, se mineralizziamo l’acqua ogni giorno, avremo bisogno di acquistare ben 3 confezioni.
Ci sono anche delle ricariche che ci consentono di preparare bibite gassate di ogni sorta. Per farlo è necessario comprare delle ricariche monouso. Dovremo quindi acquistare delle cartucce sostitutive, disponibili in commercio in vari formati. Non tutti i modelli però sono adatti a questo tipo di preparazione. Ci sono bottiglie autogasanti infatti che non dispongono della funzione appena descritta: di solito sono quelle economiche, e vendute a buon mercato. Se pensiamo di voler preparare anche altre bibite pensiamo a questa caratteristica.
Ora che hai tutte le informazioni del caso sta a te scegliere quale bottiglia autogasante si addice di più alle tue esigenze!