Di gasatori oggi ce ne sono a centinaia sul mercato. Ne troviamo così tanti perché la domanda è sempre maggiore. Facile capire il perché! Sono prodotti anche abbastanza accessibili, facili da usare e molto pratici. Ci permettono di risparmiare tempo e denaro, smettendo di comprare l’acqua frizzante al supermercato. Infine sono eco sostenibili, e anzi evitano la produzione di ulteriori rifiuti in plastica (poco facili da smaltire). Quindi sono convenienti sotto molti punti di vista.
Tuttavia se vogliamo che il nostro risparmio sia maggiore possiamo pensare di acquistare un gasatore con struttura il plastica dura. Ovviamente tali prodotti sono di ottima qualità, se sappiamo come scegliere. Di seguito possiamo imparare a farlo, facilmente e velocemente!
La struttura di un gasatore in plastica
Per struttura si intende il corpo della macchina. Si escludono quindi quei gasatori che non dispongono di tale componente, come per esempio le bottiglie autogasanti. Per quanto riguarda gli altri invece la struttura è appunto il macchinario vero e proprio. Questo può funzionare sia manualmente che elettronicamente, a seconda della tipologia del prodotto in particolare. La struttura in plastica può essere di varie dimensioni, dalle più piccole alle più grandi. Per una casa piccola si consiglia sempre un prodotto poco ingombrante, e facile da riporre. Stessa cosa se abbiamo intenzione di portare l’apparecchio in viaggio, in camper o in campeggio per esempio. Con un simile gasatore possiamo farlo senza problemi: è leggero, e molto facile da trasportare (grazie a dimensioni e peso ridotti). I gasatori in plastica di solito sono molto compatti, e maneggevoli. Tuttavia la capienza della bottiglia può essere penalizzata da tale caratteristica. Nei modelli con bottiglia integrata infatti può essere di massimo 75 cl, se optiamo per un prodotto compatto e piccolo. Si tratta comunque di una capacità adeguata a soddisfare i bisogno di due o tre persone.
Se si tratta di un modello con bottiglia integrata ovviamente anche tale componente sarà realizzata in plastica. Badiamo alla qualità di tale materiale, e assicuriamoci che sia idoneo a un uso alimentare. Deve essere riportato il marchio di approvazione della Comunità Europea a testimonianza di questo. Possiamo trovarne indicazione sulla confezione del prodotto o sulla scheda tecnica dello stesso. Se non troviamo traccia di tale sigla meglio lasciar perdere l’acquisto!
Meglio l’acciaio o la plastica dura?
Un altro materiale molto utilizzato per la costruzione di gasatori di ogni sorta è l’acciaio inossidabile. Si tratta di un materiale resistente, duraturo e solido – quindi di ottima qualità. Ma qual è quindi il materiale migliore per un gasatore, la plastica o l’acciaio?
Come per ogni cosa dobbiamo guardare prima di tutto alle nostre esigenze. Non esiste un materiale migliore dell’altro, ma ognuno è più indicato per diversi scopi.
- La plastica dura rende il gasatore leggero, maneggevole. Quindi è perfetta per chi vuole un prodotto da trasportare, o da riporre facilmente. Si pulisce in fretta – come scopriremo di seguito – e quindi è perfetto per coloro che sono sempre di corsa. Dura bene nel tempo, se però lo manteniamo con cura. Consideriamo infine che è un materiale economico: ideale se vuoi spendere poco, ma avere comunque una discreta qualità del prodotto.
- L’acciaio inossidabile invece è molto solido, massiccio. Può resistere a lungo nel tempo, persino per anni. Tuttavia questa sua qualità lo rende difficile da spostare di sovente. Risulta infatti più pesante di un prodotto in plastica, e decisamente meno maneggevole. Il costo di un gasatore realizzato in acciaio è alto, specie rispetto a uno che invece è di plastica dura. Si rivela quindi perfetto per chi vuole un apparecchio stabile, e duraturo. Dà un effetto diverso al macchinario anche dal punto di vista del design. Esteticamente conferisce grazia ed eleganza all’apparecchio. Lo sceglie infatti chi vuole metterlo in bella mostra, senza sfigurare, quasi come fosse un vero e proprio complemento d’arredo.
Come pulire il macchinario?
Per pulire il macchinario sarà necessario passarvi sopra un panno morbido. Va bene sia asciutto che umido: con il primo eliminiamo la polvere, col secondo possiamo togliere eventuali macchie. Ricordiamoci di eseguire quest’operazione spesso, e in generale ogni volta che notiamo ce n’è bisogno.
Un discorso a parte va fatto per la bottiglia, che talvolta troviamo integrata col macchinario. Questa deve essere pulita al meglio, per evitare la proliferazione di germi e batteri. Tali agenti potrebbero poi entrare in contatto con l’acqua che beviamo, contaminandola. Se non vogliamo questo è bene pulire la bottiglia periodicamente. Attenzione però: quasi tutte le bottiglie in plastica non si possono mettere in lavastoviglie. Dovremo quindi pulirla a mano! Possiamo usare una spugnetta, non troppo abrasiva, e un normale detergente per le stoviglie. Asciughiamola per il meglio, così evitiamo la formazione di calcare nella superficie interna del contenitore. In caso contrario potrebbe formarsi la classica patina bianca lungo la superficie della bottiglia. Questa incrostazione, oltre che antiestetica, è davvero difficile poi da rimuovere.